Quando una piscina diventa bene di lusso

Quando una piscina diventa bene di lusso?

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Villa con piscina: è, questo, un binomio quasi inscindibile. Chi acquista una villa di frequente desidera avere a disposizione uno specchio d’acqua privato nel quale annegare stanchezza e stress e trovare il giusto relax. quando una piscina diventa bene di lusso? E cosa implica il fatto che lo sia?

Case con piscina in vendita ce ne sono, ma non tutte sono case di lusso. Esistono infatti delle differenze sostanziali legate a criteri precisi che il legislatore ha definito per identificare una piscina come bene di lusso. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Piscina bene di lusso

Non tutti gli specchi d’acqua artificiali rappresentano, di per sé, un bene di lusso. Chiaramente, la piscina fuori terra non è considerata tale: le sue caratteristiche – dalla mancata necessità di scasso alla provvisorietà della struttura – sono tali da escludere questa definizione.

La piscina interrata, invece, può rappresentare un bene di lusso e quindi comporta potenzialmente l’inclusione dell’abitazione nella categoria catastale degli immobili di lusso, con conseguente tassazione. 

Le case con piscina sono sempre case di lusso? Procediamo però con chiarezza: una piscina interrata non costituisce da sola una ragione per cui si debbano versare tasse più ingenti o modificare la categoria catastale dell’immobile. Esistono almeno due criteri dei quali si deve tener conto:

  • la cubatura della piscina
  • la compresenza di almeno altre 3 caratteristiche tra quelle elencate nel D.M. Lavori Pubblici del 2 agosto 1969 n. 1072 (vedi: Immobili di lusso definizione)

Quando la capienza della vasca di una piscina privata è pari o superiore agli 80 metri quadrati, la piscina rientra tra quelle di lusso. Quindi, se la vasca ha una dimensione inferiore a quella indicata, la piscina non può influenzare in alcun modo la classe catastale dell’immobile. La piscina può essere scoperta o coperta – si pensi alle case con piscina interna -, in entrambi i casi l’elemento discriminante rimane sempre la cubatura.

Tuttavia, anche in presenza di una piscina di almeno 80 metri quadrati (o di capienza superiore), l’immobile non può essere considerato di lusso se non coesistono almeno 3 tra le seguenti caratteristiche:

  • una superficie utile di oltre 160 metri quadrati (esclusi balconi, terrazzi, soffitte, posto auto e cantine)
  • terrazze per una superficie complessiva di oltre 65 metri quadrati
  • montacarichi e ascensori di servizio
  • scale di servizio (escluse le scale antincendio)
  • più di un ascensore per ogni scala
  • pavimenti pregiati
  • pareti pregiate
  • infissi pregiati
  • vano scale principale rivestito con materiali pregiati
  • porte e portoni in materiale pregiato
  • altezza del piano di almeno 3,30 metri
  • soffitti pregiati
  • un campo da tennis le cui dimensioni oltrepassano i 650 metri quadrati

Accatastamento piscina: come funziona

La piscina interrata deve sempre essere accatastata, con conseguente aumento della rendita catastale. La differenza dell’accatastamento dipende, ancora una volta, dalle dimensioni della piscina:

  • piscine con cubatura pari o superiore a 80 metri quadrati sono considerate vano diretto
  • piscine con cubatura inferiore a 80 metri quadrati sono considerate pertinenze e quindi accatastate nella categoria C/4

Le implicazioni maggiori riguardano il maggiore impatto che il primo caso ha sulla tassazione e sulla possibilità di accedere alle agevolazioni prima casa.

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This post was written by Fabio

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